giovedì 9 gennaio 2014

I versacci di San Miniato

Samminiatesi! tanto brave genti,
lasciatevi cullar da’ dolci abbracci
di queste mie terzine irriverenti.

Se poi c’è chi s’offende, un so che “facci”;
ma fatemi cantar cotali versi
o, come dice Walter, ‘sti versacci!

Io m’auguro che non vi siate persi
i molti eventi dell’intensa annata,
ciascun dell’altro uguale eppur diversi...

Però se qualchedun se l’è scordata
io vi rammento allor di quella sera
che sul Piazzale avvenne la “Braciata”!

E come non citar la “Notte Nera”,
tra la Sangria, cocomeri e ghiaccioli,
parea d’esser a’ tempi della fiera!

Li avete visti ancor, e non da soli,
gestire un biliardino sotto chiostri
pe’ far ruzzare un branco di figlioli.

Ne inventan sempre nove, son de’ mostri!
Vi fecero venire qui a diecine
a barattar vestiti loro e vostri.

E un nuovo invito, poi, vi giunse infine
ad una festa in stile anni cinquanta
co’ poster di quei film già visti al cine!

Della baldoria, n’hanno fatta tanta,
destando, ahimè, de’ loschi personaggi
gelosi di chi fa ma non si vanta.

Così partì la rete di spionaggi:
apparvero due antenne sulla Rocca
puntate a intercettar tutti i messaggi!

La voce circolò di bocca in bocca:
- Che l’hanno messe lì per lo “uaifai”?
Eppure, a me “internette” mi si blocca! -

Per i ragazzi, “comincionno” i guai:
pagarono le multe ed ogni costo
decisi a non arrendersi, giammai!

E pare che il nemico, di nascosto,
tramasse di rapire la Lucrezia
siccome è piccolina e un piglia posto.

Volevan rimpiattarla su a Venezia;
e allora sì che gli erano guai seri!
Ché far senza di lei non è un’inezia…

Ma il losco piano dei filibustieri
si tramutò per loro in un gran danno,
ché a guardia ci trovaron… la Bulleri!

Così finiron quei che, con l’inganno,
volevan riciclare l’allegria
e venderla per nuova a capodanno.

Ciascun ha poi trovato l’armonia:
qualcuno festeggiò coi propri amici
ed altri con gli amici… di Maria!

Concludo ‘sti versacci miei impudici
coll’augurar ancor a chi sopporta
di vivere un altr’anno più felici.

Se la Befana del carbon vi porta;
che pesi un grammo o qualche tonnellata,
tenetelo da parte nella scorta…

…quest’anno ci si fa una gran braciata!

Scritta in occasione di "Aspettando la Befana" al Circolo Cheli di San Miniato, 5 gennaio 2014

1 commento:

  1. Amico mio, ci ho fatto una gran risata
    su queste terzine nobili di rima
    che quasi scoppio per la scorpacciata

    e penso meco e sogno la befana
    che vola ardita lassù sull’ ampio colle
    con le gambe secche sotto la sottana

    lanciando a voi carboni e caramelle
    passando silenziosa di tetto in tetto
    mentre la neve fiocca a catinelle

    e sogno sogno peggio d’un bambino
    e nella mente mi fingo la megera
    mentre vola che mi fa l’ occhiolino

    e mi sussura: grullo che c’hai nella chiorbona!
    che fai lì impalato come un figurino…
    dai, scappa com me, non vedi che figona!




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