lunedì 5 aprile 2021

Esilio

1.
Nel corso d’una vita immaginaria
intesi far carriera da ministro
politico, di fronda proletaria
per la città che scrisse il mio registro;
l’onor di questa carica elitaria
m’è dolce come un suono d’organistro
vibrante, nel principio universale
che vuol la legge sia per tutti uguale.

2.
Ma quando, nella casa comunale,
mi ritrovai tra quelle schiere ingiuste
avvezze a barattare il bene e il male
di sottobanco con segrete buste,
della corrotta parte fui rivale
e sopportai il dolor di cento fruste
al che m’accorsi che, in cotal sistema,
non ero già un rimedio ma un problema.

3.
Così mi colse al cuore l’anatema
fatale al sogno mio di buon governo
e per fuggir dalla condanna estrema
scelsi la strada dell’esilio eterno;
m’incamminai, all’anima un patema,
lontano già dal suolo mio materno,
sovente mi voltai colà, dolente,
bramando di tornar e vidi niente.

4.
Del mio peregrinar tra luoghi e gente
avrei potuto scriver la tragedia
ma ritornando al tempo mio presente
riporto solo versi di commedia;
l’esilio che m’uccide lentamente
è un’ingiustizia che non si rimedia,
non v’è peggior castigo per l’umano
che trarne le radici, brano a brano.

5.
Durante questo sogno così strano
del tempo odierno parmi l’esemplare,
c’è un baraccone che procede piano
nel torbido cammino popolare;
non vale sia bandito il capitano
a far, la direzione sua, cambiare,
mai più varrà l’amor pel domicilio
a far la sofferenza dell’esilio.


Pubblicata sull'antologia
DANTE nel cuore e nella memoria
L'ora che volge al disio
a cura del premio internazionale di poesia
PASSAPAROLA pensa, ascolta, scrivi
Edizioni Futura Libri, Perugia 2021

domenica 4 aprile 2021

Maresco pasquale

In casa sua, vicino al cimitero, 
Maresco vanta d'esser contadino, 
mutato a festa col vestito nero
con tanto di giacchetta e farfallino! 
Colei gli fa una foto e fa un pensiero, 
saran mica gli effetti del vaccino? 
Da che l'ha preso è ritornato "novo"
e serba la sorpresa dentro l'ovo!