domenica 24 marzo 2019

Poesie in bottiglia

Io temo il dì che questa cittadina
s'abbufferà di facili turisti,
in grasso firmerà sulla cartina
qual meta d'eno-gastro frutti misti;
il buon salotto, l'ottima vetrina
d'ipocriti sorrisi e cuori tristi
per dimostrar a' forestieri amici
dell'eccellenze, i noti benefici.

Io penso al dì che storici edifici
albergheranno ostelli in pompa magna,
pe' pellegrini, gli ospiti felici
e non pe' vecchi, soliti alla lagna,
già traslocati verso le pendici
di Pàncole, rivolti alla campagna,
sognando d'un ritorno del Cantini
con tante capre e tanti lumicini.

Io sogno il dì che i miei concittadini
riscopriran sentieri già scoperti,
ove primaverili capolini
si fan, ne' muri, in varchi sempre aperti
e vedo ancora impavidi bambini
gettare via quei souvenir incerti
e coglier qui, tra tante meraviglie,
poesie che nascon dentro le bottiglie.