giovedì 16 gennaio 2014

Il netturbino

Nell’albeggiar incerto del mattino,
alla tua porta giunge, un po’ assonnato;
e tal com’ha già fatto al tuo vicino,
raccoglie quel che tu hai rifiutato
e certo si compiace, il netturbino,
nel constatar che l’hai differenziato
ché pria di proseguire il lungo viaggio
si finge nel pensier com’un miraggio.

Dimenticandosi lo scarso ingaggio,
un altro ufficio proprio adesso inizia:
con un prodigio aziona il riciclaggio
per dare nuova vita all'immondizia!
Poi bussa alla tua porta e con coraggio
vorrebbe dar l’original notizia
ma si ridesta. È lì, sul camioncino;
sorride e s’allontana, il netturbino.


giovedì 9 gennaio 2014

I versacci di San Miniato

Samminiatesi! tanto brave genti,
lasciatevi cullar da’ dolci abbracci
di queste mie terzine irriverenti.

Se poi c’è chi s’offende, un so che “facci”;
ma fatemi cantar cotali versi
o, come dice Walter, ‘sti versacci!

Io m’auguro che non vi siate persi
i molti eventi dell’intensa annata,
ciascun dell’altro uguale eppur diversi...

Però se qualchedun se l’è scordata
io vi rammento allor di quella sera
che sul Piazzale avvenne la “Braciata”!

E come non citar la “Notte Nera”,
tra la Sangria, cocomeri e ghiaccioli,
parea d’esser a’ tempi della fiera!

Li avete visti ancor, e non da soli,
gestire un biliardino sotto chiostri
pe’ far ruzzare un branco di figlioli.

Ne inventan sempre nove, son de’ mostri!
Vi fecero venire qui a diecine
a barattar vestiti loro e vostri.

E un nuovo invito, poi, vi giunse infine
ad una festa in stile anni cinquanta
co’ poster di quei film già visti al cine!

Della baldoria, n’hanno fatta tanta,
destando, ahimè, de’ loschi personaggi
gelosi di chi fa ma non si vanta.

Così partì la rete di spionaggi:
apparvero due antenne sulla Rocca
puntate a intercettar tutti i messaggi!

La voce circolò di bocca in bocca:
- Che l’hanno messe lì per lo “uaifai”?
Eppure, a me “internette” mi si blocca! -

Per i ragazzi, “comincionno” i guai:
pagarono le multe ed ogni costo
decisi a non arrendersi, giammai!

E pare che il nemico, di nascosto,
tramasse di rapire la Lucrezia
siccome è piccolina e un piglia posto.

Volevan rimpiattarla su a Venezia;
e allora sì che gli erano guai seri!
Ché far senza di lei non è un’inezia…

Ma il losco piano dei filibustieri
si tramutò per loro in un gran danno,
ché a guardia ci trovaron… la Bulleri!

Così finiron quei che, con l’inganno,
volevan riciclare l’allegria
e venderla per nuova a capodanno.

Ciascun ha poi trovato l’armonia:
qualcuno festeggiò coi propri amici
ed altri con gli amici… di Maria!

Concludo ‘sti versacci miei impudici
coll’augurar ancor a chi sopporta
di vivere un altr’anno più felici.

Se la Befana del carbon vi porta;
che pesi un grammo o qualche tonnellata,
tenetelo da parte nella scorta…

…quest’anno ci si fa una gran braciata!

Scritta in occasione di "Aspettando la Befana" al Circolo Cheli di San Miniato, 5 gennaio 2014

giovedì 2 gennaio 2014

Avanzi

Il tempo delle feste natalizie
lo passa, tutto il gener degli umani,
a intavolar molteplici delizie
ne' tanti bei banchetti luculliani.
Scordansi della crisi e d'avarizie
ch'è meglio rimandar all'indomani,
quando nel frigo resteran gli avanzi
di quattro cene ed altrettanti pranzi!

Ma se non vi sentite affatto ganzi
a gettar via quintali di risorse,
seguite il buon consiglio di pocanzi
su come riciclare il cibo, e forse
non diverrete eroi di que' romanzi
ma grate vi saran le genti accorse,
al sobrio desinare siederanno
felici di brindare al nuovo anno!



(La poesia è stata trasmessa su Antenna5 nella puntata di "Terra Nostra" del 1° gennaio 2014)

Vietri sul Mare, 9 settembre 2013