giovedì 10 marzo 2011

Il Duomo e la Nunziatina

Ti voglio tanto bene, San Miniato,
lo stesso che tu fossi la mi' mamma,
sarà ché, dentro te, io ci son nato
e 'l core mio, di te, sente la fiamma;
però c'è chi ti giudica invecchiato,
attore miserabile del Dramma
che si trascina misero alla tomba
e quasi spera che, pur prima, incomba!

Gli garberebbe, a' più, tira' 'na bomba
a quel palazzo innanzi al Crocifisso;
ma se laggiù in Gargozzi ci strapiomba
il Sindaco con tutto i su' prefisso,
appresso gli va pure la colomba
e tutti si finisce nell'abisso
perchè pe' fa' la pace co' le genti
non serve da' la colpa a' più potenti!

Lo dice la mi' nonna: State attenti,
al Duomo nulla dà la Nunziatina;
sicchè non li tirate gli accidenti,
pensate a quello che, da domattina,
potreste far da bravi residenti
per risanar la vostra cittadina
che più di quanto date, ella v'ha dato…
Vogliategli più bene a San Miniato!

2 commenti:

  1. O Guardini! i tuoi versi mi convincono più di tanti discorsi ponposi che sento ogni tanto.
    Dopo aver letto le tue semplici e affettuose rime mi sento più samminiatese anchio che son nato a Castello!

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  2. Grazie Maresco, sono lusingato dalle tue parole! Le mie "rime affettuose", come dici tu, nascono dalla semplicità della saggezza popolare, come quella contenuta nei proverbi di mia nonna Norma. Ho ancora tanto da dire e vorrei continuare con questo metro che, seppure fuori moda, arriva sempre prima al cuore della gente.

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