mercoledì 9 luglio 2025

Classic Pop

Sono a narrar d’un gruppo di cantanti
sì come ce ne sono da ogni parte
però codesti son di tutti quanti
migliori nell’adoperar quell’arte;
intanto c’è da dir che sono tanti
e ci hanno un nome scritto sulle carte,
son già dieci anni ch’è dovunque in ballo:
i Classic Pop… di via Capocavallo!

Se pensi ad un’orchestra, cadi in fallo,
non suonano chitarra o batteria
ma cantano dal liscio al rock metallo
e alla consolle ci son Luca e Lucia;
che seguon dalla sigla all’intervallo,
le luci, mix, microfoni e regia
coi tecnici, a montar con proprie mani,
Mariano, Andrea e Luca Veridiani!

Gridato il “merda”, ormai secondo i piani,
i Classic sono pronti a pigliar fasti
e come non ci fosse più un domani
sul palco sale il conduttore Masti;
la solita battuta sugli anziani
e poi dà sfogo a’ pochi ormon rimasti
chiamando accanto a sé, il presentatore,
Matilde e Joyti in tutto il lor splendore!

Da lì in avanti per un paio d’ore
è tutto un susseguirsi d’emozioni,
c’è un tema come filo conduttore
che puoi goder non sol con le canzoni;
scenografie e costumi dàn colore
per uno show ch’è senza paragoni,
curato nei dettagli più minuti
dalla maestrina Giulia Benvenuti!

Arrivano i cantanti compiaciuti,
principiano a intonare i motivetti,
in rima ve li rendo conosciuti
a cominciare intanto dai maschietti;
il primo cui rivolgo i miei saluti
è forse quel che meno te l’aspetti
perché lavora in banca ma ha per vizio
cantare non per soldi ed è Fabrizio!

Ed ora lo spettacolo abbia inizio,
dalla platea si levi forte un grido
quando sul palco sale su quel tizio
che par Tony Manero, invece è Guido;
e poi, se proprio vuoi levar lo sfizio,
il sogno d’ogni femmina ti affido
intona un “bamboleo” ch’è senza pari
e danzan tutti con Andrea Di Bari!

D’ogni teatro si aprono i sipari
al cantautore che tra un po’ vi dico,
i suoi vocali paion notiziari
ma quando canta fa sognare, Enrico;
e se vuoi rider come coi giullari,
c’è un personaggio ch’è di tutti amico,
pare un fornaio ma Alessandro Pucci
sforna battute invece dei cantucci!

Finisce dunque a vino e tarallucci
dei Classic la compagine maschile
di cui bisogna dir, nessun si crucci,
ci sanno fare ed hanno garbo e stile;
ma d’ora in poi in un angolo s’accucci
perché ho da presentare nel cortile
color che son davvero le colonne
del gruppo ovverosia le donne!

Quand’era in fasce ancor col biberonne
l’Aida già cantò alla parentela
ed or che porta pantaloni e gonne
si veste ancor da mummia ed è Michela;
poi c’è chi può passar la notte insonne
da Pipitone a lume di candela
e, del concerto, ancor l’adrenalina
si gode con la compagnia, Marina!

Arriva adesso questa sorellina
e pensi che cantar non le riesca
ma scopri nel guardar tant’è carina
la voce melodiosa di Francesca;
poi giunge lei, con passo da regina,
con l’eleganza e la bellezza fresca
e stai attento che neppur ti avvisa,
tu vedi la Madonna, con Elisa!

Or si presenta rapida e improvvisa
codesta meraviglia di persona
tra le cicale fa venir le risa
e il pubblico già balla con Simona;
infine la più giovane e precisa
sale sul palco e la sua grinta dona
e dato che il suo nome non fa rima
vi dico questa è Ambra e faccio prima!

Come d’un monte quando sali in cima
e incontri il vero senso della vita
ecco quassù chi merita la stima
d’ogni persona dianzi riferita;
perciò lasciate che gran gioia esprima
nel dedicare questi versi a Rita
ché grazie a lei la musica ci piglia
e ci riunisce come una famiglia!

Vorrei concluder questa meraviglia
citando anche color che han meno spazio
le mogli, i fidanzati, figlio e figlia,
la Monia con appresso Gino e Orazio;
Daniele che ci scatta e ci ripiglia,
Giovanni che ci rende il cuore sazio,
insomma tutto questo ben di Dio
di cui, per grazia, faccio parte anch'io!