Se fosse vero ch'io son un maestro
avrei millanta storie da insegnare
ma il mio vagar mi die' soltanto l'estro
di far due rime contemplando il mare;
all'Elba lo guardai, sinistro e destro,
ed ogni sera mi trovai a cantare
a un pubblico di dieci nuovi amici
che mi parean, per quello, già felici!
Come dipinti dentro le cornici,
godono gli occhi d'ampî panorami
mentre del bosco ancora le narici
del selvo odor rammentano i proclami;
balza l'orecchio al grido "c'è una bici!",
sfioran, le mani, verdi foglie e rami
e dopo vista, odor, udito, tatto...
tre cene e pure il gusto è soddisfatto!
Ringrazio tutto gruppo così fatto:
Aurelia, Claudia, Manu, Luisa e Mari,
Diletta, Salvo e Thomas, ch'è il più matto,
e infin Costanza e Samu, i due corsari
che alla natura mìser noi a contatto,
lor sì che son maestri da cui impari!
E già che d'imparar s'ha voglia innata...
siam pronti a fare un'altra traversata!