Nell’albeggiar incerto del mattino,
alla tua porta giunge, un po’ assonnato;
e tal com’ha già fatto al tuo vicino,
raccoglie quel che tu hai rifiutato
e certo si compiace, il netturbino,
nel constatar che l’hai differenziato
ché pria di proseguire il lungo viaggio
si finge nel pensier com’un miraggio.
Dimenticandosi lo scarso ingaggio,
un altro ufficio proprio adesso inizia:
con un prodigio aziona il riciclaggio
per dare nuova vita all'immondizia!
Poi bussa alla tua porta e con coraggio
vorrebbe dar l’original notizia
ma si ridesta. È lì, sul camioncino;
sorride e s’allontana, il netturbino.
Non lo nomare così il povero tapino
RispondiEliminaOr che tutto è digitale non più analogico
il nostro caro amico netturbino
ha la qualifica d’ operatore ecologico
lasciata la ramazza per un furgoncino
indubbiamente è ancor più biologico
e a parte la qualifica e l’ingaggio
di certo sfoggia un più nobile lignaggio.
Me lo ricorda bene il poverino
Quando con la scopa da mane a sera
Gli dava giù, d’olio di gomito e di lino
Per ripulire la piazza e la balera
Ora non sgobba più a capo chino
Ma sfreccia via con la bidoniera
Che ha ripulito tutti del villaggio
Per portare il concio al compostaggio.
Un tempo tutta quella porcheria
Dava da mangià alla tarponèria!