Tirare avanti al giorno d’oggi è dura,
non si sa mai che passa oltre la siepe;
più grosse son, le nostre quattro mura,
e più profonde son le loro crepe;
ma se ci fosse un mondo in miniatura
per rifugiarsi, un piccolo Presepe,
potremmo forse ritrovar vantaggio
nell’incontrar qualsiasi personaggio.
Come di Gulliver lo strano viaggio
ci porterà col cuore d’un gigante,
la conoscenza d’un antico saggio,
il dolce senno del lungimirante,
d’un condottiero indomito il coraggio
e giorni lunghi il tempo d’un istante;
i guai sopporteremo, ma tranquilli,
ci peseranno al pari di gingilli.
I vecchi malumori e i tanti assilli,
che, come grandi spade, fanno male,
diventerebber, là, modesti spilli
e non è il solo fatto eccezionale
ché delle trombe giungeran gli squilli
appena viene il giorno di Natale!
E chi, a quel punto, vuol tornare indietro,
rincasi pure, il cuor non è più tetro!